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Very Parisienne!

29/10/2025

Auditorium di Milano, Largo G. Mahler, h. 20.30

Promosso dalla sede GMI di  Sede centrale (Milano)

PROGRAMMA

Leonard Bernstein (1918 – 1990)
Ouverture to Candide (1956)

Paul Glass (*1934)
La myriade de couleurs (2020)
prima esecuzione italiana

Erich Wolfgang Korngold (1897 – 1957)
The Sea Hawk (1940)
Theme from the motion picture per orchestra

Bernard Herrmann (1911 – 1975)
Vertigo Suite (1958)

George Gershwin (1898 – 1937)
An American in Paris (1928)

Ensemble900 del Conservatorio della Svizzera italiana
Francesco Bossaglia, direttore

INFO & BIGLIETTI

Intero 15€ / Ridotto 10€ (over 65 e under 25)

Online su vivaticket.com o presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano (Largo Mahler), aperta da martedì a domenica dalle 12.00 alle 19.00.

In apertura l’Ouverture dal Candide di Leonard Bernstein, seguita dalla prima esecuzione assoluta di La myriade de couleurs del compositore svizzero/americano Paul Glass, grande testimone del secondo Novecento. A chiudere la prima parte le musiche da The Sea Hawk composte dal viennese Erich Wolfgang Korngold, pioniere del sound cinematografico hollywoodiano. Apre la seconda parte la suite da Vertigo di Bernard Herrmann, che precede il gran finale con An American in Paris di George Gershwin.

Il programma, con cui Ensemble900 apre anche la stagione 2025/2026 di 900presente il 27 ottobre a Lugano, è concepito per esplorare i rapporti tra musica europea e musica americana e include la presenza di un compositore emblematico per questo dialogo culturale: Paul Glass, classe 1934, compositore svizzero-americano residente dagli anni ’70 in Ticino, dove si è dedicato all’insegnamento anche presso il Conservatorio della Svizzera italiana e, soprattutto, alla composizione di musica da concerto. Oggi, a oltre 90 anni, Paul Glass continua a comporre quotidianamente con instancabile dedizione nella sua casa affacciata sul Lago Maggiore. Nel concerto sarà eseguita la sua La myriade de couleurs (2020), presentata per la prima volta a Lugano, in prima italiana a Rovereto e ora a Milano.

Francesco Bossaglia, direttore d’orchestra eclettico e innovativo, si distingue per un repertorio che abbraccia secoli di musica. Formatosi tra Chicago e l’Europa, ha diretto orchestre di prestigio internazionale e collaborato con compositori di primo piano. Oggi è responsabile dei progetti orchestrali del Conservatorio della Svizzera italiana e promotore di una visione musicale ampia e trasversale, volta a creare connessioni originali tra passato e presente.

L’appuntamento a Milano conclude la breve tournée delle celebrazioni per il 40° anniversario del Conservatorio della Svizzera italiana, istituzione che da quattro decenni rappresenta un punto di riferimento per la formazione musicale e la diffusione della musica contemporanea.

Per questa ultima tappa, la Fondazione Gioventù Musicale d’Italia collabora con il Conservatorio della Svizzera Italiana, di cui Ensemble900 è l’ensemble residente, in un’unione che incarna l’eccellenza dell’educazione musicale ai più alti livelli. Entrambe le istituzioni fanno dell’attenzione ai giovani la loro missione, assicurando opportunità e cura, nella convinzione che la musica sia fondamentale per la crescita personale e la qualità della vita.  La Fondazione Gioventù Musicale d’Italia ha con il Maestro Bossaglia un rapporto di lunga data che parte dal Progetto Sinestesia, realizzato a Milano dal 2013 al 2019, per il quale è stato responsabile musicale, maestro preparatore e componente del Comitato Artistico della Fondazione.

L’appuntamento segna anche l’inizio delle attività 2025-2026 della Fondazione. Tra le principali previste per il prossimo anno, le sedi italiane di GMI ospitano in concerto i vincitori di prestigiosi concorsi internazionali, tra cui il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, il Concorso Internazionale di Violino Premio Paganini e altri concorsi membri della Federazione Mondiale di Concorsi Internazionali di Musica di Ginevra, di cui la GMI è Membro Associato. Tra i Festival di maggiore rilievo promossi dalla Fondazione, si confermano il Festival LagoMaggioreMusica nel Verbano Cusio Ossola – con oltre 20 appuntamenti tra luglio e agosto, insieme ai migliori interpreti di nuova generazione – e il Festival Liszt di Grottammare, che ogni estate anima la costa adriatica ospitando i più talentuosi giovani musicisti, impegnati in programmi di grande fascino dedicati al genio del compositore ungherese.

La tournée per l’anniversario del Conservatorio della Svizzera italiana è stata realizzata con il contributo di Regione Lombardia e il sostegno di Pro Helvetia, fondazione svizzera per la cultura che supporta il valore culturale e identitario dell’iniziativa, e gode del patrocinio del Consolato generale di Svizzera a Milano.

BIO E RISORSE

L’ENSEMBLE900 E LA STAGIONE 900PRESENTE

L’Ensemble900 è l’ensemble residente della stagione 900presente ed è formato dagli studenti dei corsi di Bachelor, Master e Formazione continua della Scuola universitaria di Musica ai quali si sono spesso affiancati solisti di fama internazionale. Negli ultimi anni le parti solistiche sono state affidate sempre più di frequente agli stessi studenti del Conservatorio, molto spesso provenienti dal Master of Arts in Specialized Music performance ad indirizzo solistico. Ideata da Giorgio Bernasconi nel 1999 e figlia della tradizione ticinese di apertura verso le avanguardie musicali, 900presente nasce come una coproduzione tra il Conservatorio dalla Svizzera italiana e RSI Rete Due.

Dal 2011 al 2023 il consulente artistico della stagione è stato Arturo Tamayo. Accompagnata da un’affezione sempre maggiore da parte del pubblico e grazie alla qualità della proposta artistica sempre più di alto profilo, negli anni la stagione ha assunto il ruolo di principale referente nel campo della musica moderna e contemporanea in Ticino, attestandosi inoltre a livello nazionale, fino a conquistarsi una vetrina internazionale (Vienna, Firenze, Venezia, Milano, Cuenca). Dall’inizio della sua attività 900presente ha proposto oltre centocinquanta produzioni concertistiche, teatrali e multimediali, registrando per la Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) e invitando musicisti e compositori affermati quali Harrison Birtwistle, Thüring Bräm, Sylvano Bussotti, Azio Corghi, Stefano Gervasoni, Klaus Huber, Michael Jarrell, Betsy Jolas, Rudolf Kelterborn, Helmut Lachenmann, Johannes Schöllhorn, Salvatore Sciarrino, Heiner Goebbels e Ivan Fedele. Importanti le collaborazioni con realtà prestigiose del territorio, a partire dal settore Audio Fiction della RSI con il quale sono stati prodotti diversi radiodrammi fra cui Il mio cuore è nel sud di Giuseppe Patroni Griffi con musica di Bruno Maderna, Il testimone indesiderato di Gino Negri, Parole e Musica di Samuel Beckett con musica di Morton Feldman e Tête d’Or di Paul Claudel con musica di Arthur Honegger, nell’arrangiamento di Pierre Boulez. Il LAC è stato invece partner per la coproduzione dell’opera di teatro musicale I Cenci di Giorgio Battistelli, nella prima esecuzione in lingua italiana.

Assieme all’Accademia Teatro Dimitri ed il Corso di laurea in Comunicazione Visiva della SUPSI, 900presente ha allestito una serie di grandi spettacoli multimediali; Der Gelbe Klang di Vassily Kandinskij con musiche originali di Carlo Ciceri, Gesti vocali su composizioni di Luciano Berio e Dieter Schnebel, Dadamusica su brani di George Antheil e Erik Satie, L’Opera da tre soldi di Kurt Weill e Bertolt Brecht, Satyricon di Bruno Maderna, Kraanerg di Iannis Xenakis, The rape of Lucretia di Benjamin Britten, Le Dit des Jeux du Monde di Arthur Honegger, Le Désir attrapé par la queue di Pablo Picasso con musiche di Igor Stravinsky e Third Hand Socrates ispirato dal lavoro di Erik Satie e John Cage.

Info: 900presente.ch

Organico completo (.PDF)

Francesco Bossaglia è un direttore d’orchestra che ha fatto dell’eclettismo il suo tratto distintivo. Il suo repertorio spazia dai polifonisti fiamminghi del ‘500 all’avanguardia contemporanea, da lavori sinfonico-corali all’opera, dalle forme più recenti del teatro musicale a progetti cinematografici e multimediali.

Durante i suoi studi presso la Roosevelt University di Chicago si forma con alcuni dei più grandi musicisti della Chicago Symphony Orchestra di cui ha la possibilità di seguire le prove dal 2003 al 2006. Il suo insegnante principale per la direzione d’orchestra è stato Giorgio Bernasconi, mentre tra gli incontri più importanti ci sono quelli con Peter Eötvös, Neeme Järvi e Gennady Rohdzestvensky. Ha diretto la Sinfonieorchester Basel, l’Orchestra della Svizzera italiana, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Ensemble Proton Bern e l’Icarus Ensemble, in importanti festival come Biennale di Venezia, Trame Sonore, Transart, Klangspuren Schwaz.

Come assistente di Ivan Fischer, accompagna la Budapest Festival Orchestra in tour e a Budapest, dirigendo alcuni concerti presso il Festival dei Due Mondi di Spoleto 2022. È responsabile dei progetti orchestrali per il Conservatorio della Svizzera italiana, presso il quale si occupa anche della stagione di concerti 900presente, co-prodotta dalla Radiotelevisione Svizzera italiana; nell’ambito di questa rassegna ha lavorato a stretto contatto con compositori quali Morton Subotnick, Helmut Lachenmann, Ivan Fedele, Heiner Goebbels, Sir Harrison Birtwistle, Salvatore Sciarrino.

Fin dalla sua fondazione è membro di Spira mirabilis, gruppo con il quale si è esibito in alcune delle più importanti sale europee. Ospite frequente della Radiotelevisione Svizzera è anche un appassionato divulgatore; con un approccio che attraversa generi, epoche e stili diversi, Francesco Bossaglia è determinato nel voler portare al pubblico uno sguardo ampio e sempre originale sulla storia della musica, creando nuove connessioni ed accostamenti tra passato e presente.

Nato a Los Angeles nel 1934, Paul Glass si è stabilito nel Canton Ticino nel 1977. Tra i primi docenti del Conservatorio della Svizzera italiana, ha rappresentato una figura di riferimento per generazioni di strumentisti e compositori attivi nella regione.

Appena ventenne, ha composto la sua prima colonna sonora per un lungometraggio (The Abductors, 1957), apprendendo il mestiere da maestri della “vecchia scuola” hollywoodiana come Alfred Newman e Hugo Friedhofer. In seguito ha frequentato esponenti della generazione successiva, tra cui David Raksin e Bernard Herrmann, oltre a colleghi coetanei come John Williams e Quincy Jones.

La sua musica per il cinema abbraccia una vasta gamma di linguaggi: dall’espressionismo cameristico del documentario su George Grosz Interregnum (1960), al commento sensibile e misurato di Overlord (1975), singolare film di guerra diretto da Stuart Cooper, fino alle sonorità audacemente sperimentali di To the Devil a Daughter (1976). L’eclettismo stilistico e la maestria della scrittura emergono con particolare evidenza anche nel thriller di Otto Preminger Bunny Lake Is Missing (1965), il cui celebre finale deve gran parte della sua forza alla sapiente alternanza di musica e suono diegetico orchestrata da Preminger e Glass.

Dopo gli studi giovanili con Friedhofer, Ingolf Dahl e Boris Blacher, e poi con Roger Sessions e Milton Babbitt all’Università di Princeton, Glass — poliglotta e di formazione cosmopolita — considera fondamentali per la propria evoluzione i periodi di apprendistato trascorsi a Roma (1957–59) con Goffredo Petrassi e a Varsavia (1969–71) con Witold Lutosławski.

A partire dagli anni Ottanta si è dedicato quasi esclusivamente alla musica da camera, vocale e orchestrale. Il suo ampio catalogo comprende due quartetti per archi, nove sinfonie e numerosi altri lavori, tra cui Pianto della Madonna (1988, su testo di Jacopone da Todi), Corale per Margaret (1995), dedicato alla moglie — l’artista Penelope Margaret Mackworth-Praed — e l’opera La bellezza, forse, su libretto di Alberto Nessi, completata nel 2018 e tuttora inedita.