MusicaCantoParola 2025-2026
Radici, rami, foglie
“le radici altro non sono che il gambo, il gambo altro non è che la foglia, la foglia altro non è che il fiore, variazioni dello stesso pensiero” [A. Webern – 1932]
Il concetto di Urpflanze (pianta primordiale), teorizzato da Goethe e parafrasato dal compositore Anton Webern nel suo scritto “In cammino verso la nuova musica”, rivela l’esistenza di profonde strutture archetipe da cui tutte le altre forme, vegetali e non, discendono, connettendo il mondo delle idee, il mondo ‘spirituale’, a quello fisico. Carl Gustav Jung interpreta l’idea di albero come asse mundi, un percorso di sviluppo, riconciliazione e armonizzazione degli opposti necessario alla crescita equilibrata della personalità. In ambito musicale, i modelli di analisi proposti a inizio Novecento da Heinrich Schenker cercano di far emergere i legami organici tra i diversi elementi di un brano, procedendo da quello più superficiale per giungere alla sua struttura profonda, detta Ursatz. Ovunque, l’arte ci parla in maniera talvolta chiara, talvolta sottile, di processi evolutivi, di forze creative senzienti e intrinsecamente coerenti.
La Stagione 2025-2026 di MusicaCantoParola, la trentasettesima per Gioventù musicale Modena, vuole rendere omaggio a questi processi e a queste forze creatrici. Il cartellone si svilupperà da ottobre 2025 a maggio 2026, con una programmazione di undici concerti che toccheranno luoghi simbolo della cultura modenese: il Duomo di Modena, le Chiese di Sant’Agostino, San Pietro e della Madonna del Voto, il Palazzo Arcivescovile, il Collegio San Carlo, la Fondazione Biagi.
La stagione si aprirà sabato 18 ottobre con un concerto straordinario del Quartetto di Cremona, formazione tra le più nobili del camerismo italiano che nel 2025 festeggia il suo venticinquesimo anno di attività. La musica di J. S. Bach, radice dell’arte occidentale, nella sua declinazione più speculativa e sublime – l’incompiuta Arte della Fuga – rappresenterà l’inizio del nostro viaggio.
Nuove commissioni, progetti multidisciplinari e in dialogo con le nuove tecnologie: la compositrice in residenza per l’anno 2025-2026 sarà Elvira Muratore. Il progetto “Una matita e un pezzo di carta”, in via di sviluppo con Istituto Storico, associazione Evoè e STED, rappresenta uno tra i momenti salienti della Stagione creando spazio di memoria e riflessione civile, a partire dall’ottantesimo anniversario del Referendum Istituzionale e della nascita della Repubblica italiana.
Il tema dell’internazionalità e del prestigio degli ospiti è una priorità per Gioventù musicale Modena e MusicaCantoParola, che vogliono restituire alla città momenti di alto magistero artistico e offrire un sostegno ai giovani musicisti di talento ad inizio carriera. Lo confermano le proposte dell’Alinde Quintet, formazione ceca vincitrice del concorso di musica da camera ARD di Monaco, o del violinista ucraino Dmytro Udovychenko, vincitore del concorso internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles. Anche l’Italia sarà presente, con la giovane promessa Gabriele Strata, già medaglia d’argento e premio del pubblico al Concours Musical International de Montréal 2024 e uno tra i pochissimi italiani ammessi alle fasi finali del concorso pianistico più importante al mondo, lo Chopin di Varsavia.
Il repertorio corale curato dal Coro Filarmonico di Modena Luigi Gazzotti sarà protagonista in due diverse occasioni: in autunno verranno celebrati i 500 anni del compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina e un ulteriore appuntamento primaverile sarà dedicato allo splendore e ai trionfi del repertorio corale inglese, in un confronto serrato tra Barocco e Novecento.
Altri importanti capitoli nella programmazione cameristica saranno il concerto del Trio Vasari, formazione che rappresenta anche un legame particolare con il passato e il futuro del Conservatorio di Modena Vecchi-Tonelli; il progetto Beyond the cage di Giulia Beatini eValentina Messa, una raffinata scelta di repertorio e suggestioni letterarie che, raccontando il mondo animale, trasfigura vizi e virtù della specie umana; il concerto di Armando Pagnotta, talentuoso sassofonista, fresco vincitore del concorso “Fanano Saxophone Week 2025”. Come nella Stagione precedente, spazi ad hoc sono stati creati per la presentazione di giovani talenti del territorio, dal Liceo Musicale Carlo Sigonio al Conservatorio Vecchi-Tonelli.
Chiuderà la Stagione una coproduzione con il Festival Trame Sonore: i Solisti dell’Orchestra da Camera di Mantova diretti da Alessandro Maria Carnelli eseguiranno per la prima volta a Modena la Sinfonia n. 1 di Gustav Mahler nella trascrizione di Klaus Simon. E proprio intorno all’indicazione vergata da Mahler nell’incipit della prima sinfonia “Wie ein Naturlaut” (come un suono della Natura) si completerà il nostro percorso, sul confine tra il mondo materiale e quello delle idee, nella fusione tra essere umano e Universo, come “variazioni dello stesso pensiero”.