Uno dei progetti più caratteristici dell’estate 2025 riguarda l’Ocarina ensemble di Budrio, un gruppo di nove giovani musicisti guidati dal Maestro Marco Venturuzzo che si dedica alla valorizzazione di uno degli strumenti più tradizionali del territorio emiliano.
Grazie alla collaborazione con CAI Modena questi giovani strumentisti potranno essere ospitati nei rifugi di Appennino per un intero fine settimana e portare la loro musica al pubblico di Gioventù musicale. Dalla musica popolare alle indimenticabili melodie operistiche, l’Ocarina ensemble di Budrio ci restituirà una sonorità unica ed inimitabile della nostra terra.
L’ocarina è uno strumento a fiato di forma globulare allungata costruita in terracotta; e nota anche come arghilofonio (perchè costruita in argilla), è uno strumento molto antico e diffuso (con differenti fattezze) presso numerose civiltà arcaiche. L’ocarina che suoniamo fu inventata da Giuseppe Donati nel 1853 a Budrio, e la peculiarità dello strumento budriese è che vi è un’intera famiglia di 7 ocarine di diverse grandezze che il gruppo, detto “Settimino”, suona. Il gruppo ha la caratteristica di una piccola Orchestra formata dall’ocarina I° (l’ocarina soprano) fino alla ocarina 7° (l’ocarina basso). Il nome deriva dalla forma dello strumento che l’inventore immaginò come una piccola oca, da qui il nome ripreso dal dialetto Budriese “Ocarina”.