Tra repertori riscoperti e scritture contemporanee, otto appuntamenti nel cuore delle Dolomiti
Dal canto monodico alla musica per due chitarre, passando per i classici del repertorio cameristico e incursioni nella scrittura più recente, la Rassegna Musiche di Tonadico 2025 si afferma come una delle più affascinanti tappe estive per gli appassionati di musica classica e contemporanea. In un dialogo vivo tra musica e natura, la rassegna riunisce artisti di provenienza internazionale e ensemble di grande personalità, chiamati a esibirsi in un contesto paesaggistico e spirituale unico.
Il concerto del Musicantus Ensemble (20 luglio) inaugura la rassegna con una proposta originale, incentrata sulla figura di Giovanni Pierluigi da Palestrina. La struttura alterna episodi recitati a brani vocali della tradizione rinascimentale e sacra, costruendo un racconto che restituisce il profilo umano e musicale del compositore. Segue il recital di Mariam Abouzahra (27 luglio), violinista di talento straordinario, che propone un programma virtuosistico tra Bartók, Paganini e Schumann, con pagine di grande intensità espressiva.
Il Nemesis Quartet (4 agosto) si cimenta con un repertorio ardito e trasversale, dalle Mazurkas di Szymanowski ai Capricci di Jörg Widmann, passando per le ironie di Gershwin e le suggestioni di Musorgskij. Il Duo Abele–Fornasini (7 agosto) ci conduce invece nell’Europa settentrionale, fra rare miniature di Eller, Dvarionas e Vītols e la grande sonata di Grieg, ricreando un atlante sonoro nordico, tanto intimo quanto immaginifico.
Con il suo impasto sonoro raro — flauto, arpa e violoncello — il Trio Mirages (9 agosto) ci regala una serata di impalpabile raffinatezza: da Fauré a Jolivet, passando per Ibert e Damase, il concerto si muove tra impressionismo e modernismo francese, evocando sogni, atmosfere pastorali e pagine d’infanzia.
Magdalene Ho (17 agosto), giovanissima rivelazione del pianismo internazionale, si presenta con un programma che accosta il rigore narrativo di Bach all’intimismo di Schumann, passando per le rarità di Gibbons e la struggente Fantasia-Sonata D.894 di Schubert, capolavoro assoluto del repertorio tastieristico.
A chiudere la rassegna è l’Obsequio Duo (24 agosto), duo chitarristico d’eccezione, con un programma di grande varietà timbrica: da Castelnuovo-Tedesco e Debussy, riletto in trascrizione, alle danze spagnole di de Falla e alle vertigini ritmiche di Piazzolla, la chitarra diventa strumento narrante e corpo danzante.
Sette appuntamenti che danno corpo a un’esplorazione musicale ampia e articolata, offrendo al pubblico un’esperienza d’ascolto limpida, intensa e mai convenzionale nel cuore delle Dolomiti trentine.