Sax Four Fun & Woodstone

domenica 25 marzo 2018 ORE: 17:30 via Cascina Vione 2, Basiglio (MI)
Sax for Fun

DOMENICA 25 MARZO – ore 17:30
Sala Grande del Polo culturale “Il Mulino di Vione” – via Cascina Vione 2, Basiglio (MI)

 

SAX FOUR FUN & WOODSTONE

Stefano Menato, sax soprano e alto

Hans Tutzer, sax alto

Fiorenzo Zeni, sax tenore

Giorgio Beberi, sax baritono

Francesco “Sbibu” Sguazzabia, percussion

Jack Alemanno, wooden drums

 

PROGRAMMA:

  1. Menato/ G. Beberi Jacob
  2. Castlunger/ J. Alemanno/ F. Zeni Afrolog
  3. Bosso African Friends
  4. Zeni Sax Four Fun
  5. Tutzer/ C. Ebnicher Nice to have met you
  6. Zeni Impressioni d’amore
  7. Castlunger Uhuru
  8. Zeni Gingle Space
  9. Zeni Happy People
  10. Mingus Jibs

 


 

Il gruppo Sax Four Fun è un quartetto di sassofoni votato all’esplorazione delle mille potenzialità dello strumento, con un obiettivo principale: divertirsi e divertire il pubblico, spaziando dal jazz più nero al blues, alla salsa ed alle “tangenzialità” etniche tipiche della “world music”. Una varietà di stili che i musicisti sanno affrontare con disinvoltura e personalità, forti di un affiatamento costruito in un decennio di attività sotto le insegne dei Sax Four Fun. Con il nuovo progetto assieme a Javier Girotto, i Sax Four Fun completano un percorso che ha portato il suono del quartetto a confrontarsi con varie personalità artistiche come Paolo Fresu, Mario Brunello, Maria Pia De Vito, Mauro Negri, arricchendo ogni volta di nuove “sonorità” e stimoli artistici l’anima del gruppo. I Sax Four Fun hanno prodotto diversi CD. Inoltre il gruppo ha registrato concerti per Radio RAI e le emittenti televisive RAI 3 e RAI 1.

 

ETHNOS – Woodstone & Reeds”

“Ethnos” è nato dall’incontro del gruppo Sax Four Fun con i Woodstone (letteralmente il suono del legno).

Attraverso una scelta di brani originali di Fiorenzo Zeni, alcuni standard e brani composti in “work progress” scaturiti dalle sonorità ispirate dai numerosissimi strumenti suonati dai Woodstone, si crea un ponte che, da una parte avvicina mondi musicali così lontani in senso temporale ed anche storico, ma nello stesso tempo permette di dare al sound una inedita chiave di lettura e visione musicale. Il progetto nato e ispirato dalle sperimentazioni dello storico “World Saxophone Quartet” con un gruppo di percussionisti africani, hai poi preso vita propria involandosi ed aprendosi anche alle sonorità caraibiche e latino americane

Francesco “Sbibu” Sguazzabia e il batterista Jack Alemanno in questo concerto usano un set di percussioni molto particolare, che comprende strumenti antichi come le percussioni arabe ed asiatiche o di nuova invenzione come lo Space-Drum, lo Steel Drum caraibico, un set di tamburi autocostruiti chiamati “Tamburo delle Alpi o TAPI” e un set di batteria modificato interamente in legno. Il connubio tra percussioni e fiati é una fratellanza che risale agli inizi della storia della musica, quando i primati battevano i tronchi e le pietre per accompagnare la voce e i flauti in osso.