Dall’11 ottobre 2023 al 4 giugno 2024, diciannove eventi tra concerti, conferenze, lezioni-concerto.
Abbonamenti a partire dal 13 ottobre.
Calendario concerti QUI
Immaginata, costruita, rifinita e ora pronta per mettersi in cammino, questa Stagione 2023-2024 si presenta dai colori cangianti: se da una parte va incontro a una richiesta di complessità, dall’altra è fucina di strumenti per comprendere il fenomeno artistico e pone quest’ultimo al centro di un’arena immaginaria dove ognuno può ritrovare un pezzo di sé stesso grazie a quel reticolo di parole, riferimenti, memorie che scorre sotto la superficie di ogni manifestazione dell’arte.
Sono dieci i concerti della Stagione ufficiale, l’asse portante sul quale si innesta una serie di preziosità da scoprire e dove la condivisione degli obiettivi comuni ci ha permesso, quest’anno più che mai, di annoverare un significativo numero di partner artistici e compagni di viaggio. Parlando di ritorni e nuovi incontri, ecco alcuni tra i momenti salienti del 2023-2024: Laura Marzadori e Olaf John Laneri, che proseguiranno con il ciclo integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven, giunto al quarto e penultimo appuntamento; la pianista Mariangela Vacatello, che debutterà a Modena per uno straordinario evento di chiusura della Stagione al Teatro Pavarotti-Freni. Non mancheranno grandi pagine corali, diventate ormai una felice consuetudine di MusicaCantoParola: il Coro filarmonico di Modena Luigi Gazzotti aprirà la rassegna con l’esecuzione dello Stabat Mater di Antonín Dvořák, ospitando il Romanistik Chor München, per poi tornare ad arricchire con altre proposte lo svolgimento della stagione. Il legame con le Jeunesses musicales, internazionale e italiana, ci permetterà di ospitare a Modena gruppi e solisti dalla carriera prestigiosa, come per esempio l’Isidore String Quartet, considerato oggi tra i migliori quartetti al mondo, o il violoncellista Michiaki Ueno. Avremo anche modo di conoscere tanti giovani italiani che qui ma anche all’estero stanno costruendo carriere importanti: Rebecca Taio, Quantum Clarinet Trio, Trio Chagall.
Ma non si tratta solo di fruizione di capolavori dell’arte musicale: avremo anche la possibilità di capire dove e come la musica è entrata nelle pieghe della storia, intrecciando vicende personali con eventi di portata più generale. Sarà dato spazio a musicisti vittime della persecuzione razziale, in occasione della Settimana della Memoria; verranno celebrati i 100 anni dalla nascita di Luigi Nono, importantissimo musicista-intellettuale veneziano, lungamente attivo e presente nel dibattito politico; con una nuova opera da camera commissionata al compositore Riccardo Perugini e ispirata al centenario dell’omicidio di Giacomo Matteotti si inaugurerà un ambizioso progetto intorno ai temi della Resistenza e della Libertà che dal 2024 ci porterà al 2025, l’Ottantesimo anniversario della Liberazione. Intorno alla danza e al folklore troveremo due progetti speciali e di grande dinamismo: Balla la bella di Soqquadro italiano e Piantala con quei bonghi, un originale laboratorio-concerto con Tetè Da Silveira, affermato percussionista togolese. Parola e divulgazione saranno una costante lungo tutta la stagione. La collaborazione con il festival Note Oltre i Confini segnerà il graditissimo ritorno di Giovanni Bietti mentre la serie Preludi darà spazio a presentazioni, interviste e approfondimenti curati da musicologi e studiosi. Sempre la serie Preludi darà spazio a giovani talenti del territorio, ritagliando per loro un palcoscenico in apertura di alcuni concerti. Un ultimo aspetto, ma non affatto meno importante, ci rende particolarmente felici: la Stagione 2023-2024 sarà di casa lì dove uno spazio rinnovato, l’Ex Cine-Teatro Arena, (viale Tassoni 8, Modena) verrà restituito alla città intera come luogo di cultura e aggregazione dopo anni di oblio. Proprio questo ci riconduce al concetto di transizione, termine sempre più ricorrente nel vocabolario contemporaneo. Transizione che non è solamente green o digitale, ma anche quella che ci può coinvolgere personalmente, come soggetti unici, quando nel rito collettivo dell’ascolto, ad occhi aperti o chiusi, ci lasciamo attraversare dalla musica, dall’arte, dalla bellezza. Sembra tutto uguale, ma non siamo più gli stessi.
Transitiamo insieme.
Tutto il programma completo su sito www.gmimodena.it