Not(t)e d’estate 2018 – Galanias

SABATO 7 LUGLIO, ore 21:00

Portici di Palazzo della Ragione, Piazza Vecchia, Città Alta, Bergamo (BG)

 

Not(t)e d’estate 2018

GALANìAS

Concerto/Spettacolo di canti polifonici delle donne sarde

Valeria Pilia, Elisa Marongiu, Roberta Locci, Valeria Parisi (voci)

Orlando Mascia (launeddas, organetto, sulittu, trunfa)

 

PROGRAMMA:

TRADIZIONALE

Chelu e Mare

Ninnidu a Giogu

A badda’

Festa po sa pippia

Arriolu

Si non balla su coro

Tittia

Trallallera Gallura

Lughe Jara

Rosariu

Su Pitzinneddu

No poto reposa

Frasi + Corovoru

Anninnora

Sos trees rees

Dammi li mani

A cicchittu

Sos omines

Vida mia

Tzia Mariola

Ca li s’an

Trall. Campidano

 

 

Biglietti:

Intero € 5

 

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“Galanìas” in lingua sarda si riferisce alle cose belle e preziose ed è alla preziosità culturale del canto delle donne sarde che Actores Alidos dedica il suo progetto musicale. Galanìas, infatti, presenta un repertorio di canti tipici della tradizione femminile della Sardegna rivisitati in chiave polifonica ed innovativa da Valeria Pilia, leader del quartetto tutto al femminile, composto inoltre da Elisa Marongiu, Roberta Locci e Valeria Parisi. Il canto della donna, apprezzato per la sua bellezza armonica e interpretativa e soprattutto per il ruolo sociale prezioso che ricopriva nella comunità, accompagna tutte le fasi della vita, dalla nascita alla morte. Le donne sarde non cantavano per esigenza di esibizione ma per profonde necessità: cullare il sonno dei bambini, celebrare i riti religiosi, proteggere dalle malattie, accompagnare i morti nel loro ultimo viaggio, ma anche per dare ritmo ai loro lavori, scacciare la paura della solitudine, divertire i bimbi, evocare amori appassionati e alleggerire il loro lavoro quotidiano con versi scherzosi. In Galanìas i canti sono eseguiti a cappella e le cantanti, per darsi il ritmo, accompagnano le loro voci con il suono di tamburi ed alcuni oggetti di lavoro domestico (taglieri, coltelli, forbici, macinino del caffè, cesti con granaglie, ecc.). Per l’occasione i canti vengono impreziositi dalle sonorità di strumenti tradizionali, quali launeddas (strumento a fiato unico e di origine antichissima, risalente a 3.000 anni fa), su sulittu, sa trunfa e l’organetto del musicista Orlando Mascia.